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E vero che allenarsi la sera disturba il sonno?
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Quante volte ti è capitato di girarti nel letto senza riuscire ad addormentarti? E magari hai continuato a farlo, non riuscendo a prendere sonno e peggiorando la sensazione di disagio. Spesso sport e insonnia sono collegati. La mancanza di attività fisica, così come l’eccesso, possono provocare disturbi. Questo articolo parla in maniera approfondita di questa correlazione. Senza dubbio lo sport fa bene e aiuta l’organismo a sentirsi in armonia. È risaputo che l’attività fisica incide positivamente sul metabolismo, aiuta a migliorare l’aspetto fisico e soprattutto la mente. I nostri hobbies costituiscono il miglior antidepressivo naturale, perché il beneficio ottenuto dal nostro corpo si riflette sulla nostra psiche, migliorando la percezione che abbiamo di noi stessi e quindi accrescendo l’autostima. Quando facciamo un’attività sportiva che ci piace il nostro corpo rilascia endorfine, delle sostanze prodotte dal cervello che aiutano a mantenere alto l’umore, liberiamo la mente e ossigeniamo i tessuti. In poche parole: stiamo meglio. Ma quindi in che modo lo sport potrebbe danneggiarci facendoci restare svegli? Quando sovraccarichiamo di fatica il nostro corpo, e quindi accumuliamo stanchezza, l’effetto è controproducente. A questo punto potremmo aspettarci nervosismo e irritabilità e, di conseguenza, peggioramento della qualità del sonno che si manifesta con frequenti risvegli notturni, causa e effetto di una condizione di stress.  

Come trovare una soluzione?

Non è solo l’eccesso di attività sportiva il motivo di questo stato di cattivo riposo ma anche l’orario in cui l’esercizio fisico viene effettuato. L’adrenalina sviluppata durante una performance sportiva migliora sì la reattività dell’organismo, accelerando il battito e la respirazione, ma provocando anche quella che viene definita “insonnia da adrenalina” che ci fa restare svegli. La soluzione è scegliere il giusto momento della giornata per svolgere attività sportiva e anche l’intensità che, se moderata, non comporta nessun rischio per la qualità del sonno. Anzi, se l’attività non è troppo intensa ma regolata, e che si concluda almeno un’ora prima di andare a letto, può aiutare ad avere un riposo rilassato. Nel caso in cui si continui a combattere con l’insonnia, teniamo presente che esistono dei metodi che possono essere adottati per compiere una vera e propria tecnica di rilassamento. Prima di tutto, per avere un sonno ristoratore la prima cosa da fare è scegliere un materasso di qualità, realizzato con una tecnologia all’avanguardia, che aiuti il corpo nel suo processo di defaticamento. Una volta sdraiati su un materasso comodo, proviamo a compiere dei lunghi e profondi respiri finchè… non ci addormentiamo!


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